Vacanze Agriturismo Campania "Il Castagno"

Vacanze Agriturismo Campania   AGRITURISMO IL CASTAGNOdi Fusco Isabella via radicosa 39 c 80051 Agerola (Na) Italy tel/fax 0039 0818025164 p.iva 07044911217  cf FSCSLL73M69C129D REA: NA 857529 pec: ilcastagno@arubapec.it   PRIVACY POLICY

 

Vacanze Agriturismo Campania
 

                     

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Benvenuti nel sito ufficiale de Il Castagno, Vacanze Agriturismo Campania.

Informazioni generali: L'economia della regione presenta un quadro complesso e male articolato, in cui ad aree di sviluppo e prosperità notevoli si alternano zone ove scarsità di risorse naturali e insufficienza degli investimenti pubblici e privati, unitamente al sovraccarico di popolazione, concorrono a determinare situazioni di profondo malessere sociale: depressione dei consumi, disoccupazione, sottoccupazione, sovrabbondanza di manodopera non qualificata. Secondo dati ufficiali relativi al 1996, le forze di lavoro costituiscono soltanto il 34% della popolazione (media nazionale 39%), e gli occupati rappresentano appena il 74,4% delle forze di lavoro (media nazionale 87,9%). L'agricoltura, cui si dedica il 10,6% delle forze di lavoro occupate, costituisce una risorsa di considerevole importanza per l'economia regionale. La coltivazione dei cereali, un tempo tipica della regione e soprattutto delle sue aree più interne e arretrate, viene gradualmente abbandonata, soprattutto nelle zone più fertili (piane del Garigliano, del Volturno e del Sele) ove, grazie anche a un ben pianificato sviluppo delle opere infrastrutturali e irrigue, e al generale miglioramento dei trasporti autostradali e stradali, si praticano su scala sempre maggiore colture redditizie, la cui produzione è destinata in parte sempre più rilevante ai grandi mercati urbani non solo di Napoli e di Roma, ma anche di molti centri dell'Italia settentrionale; e, in misura non trascurabile, anche all'esportazione. La Campania è al primo posto assoluto fra le regioni italiane in produzioni disparate come quelle di patate (oltre il 20% della raccolta nazionale), albicocche (oltre il 28%), fichi e nocciole, e ai primissimi posti in numerosi altri settori ortofrutticoli: legumi freschi e da granella (fave, fagioli, piselli), pomodori, peperoni, melanzane, carciofi, insalate, pesche, peschenoci, susine, ciliege, noci, mele, pere; notevoli, inoltre, le produzioni di olive e olio, uva da tavola e da vino, agrumi, tabacco, canapa. Un peso relativamente poco rilevante hanno la zootecnia — praticata soprattutto nei settori bovino, bufalino e suino e nota comunque per produzioni caratteristiche, come quella della mozzarella — e la pesca, meno sviluppata che in altre regioni tirreniche e ioniche. La Campania è tradizionalmente la regione più industrializzata del Mezzogiorno. L'attività industriale della regione, caratterizzata da forti squilibri territoriali, è concentrata intorno a Napoli, Caserta, Salerno, nell'entroterra salernitano, nell'avellinese e nell'alta Valle dell'Ofanto. Nell'area tra Napoli e Caserta è concentrato il 90% dell'occupazione manifatturiera. Oltre ai settori tradizionali (alimentare, calzaturiero e lavorazione di cuoio e pelli), si registra la presenza di industrie elettroniche, meccaniche e automobilistiche. Fatta eccezione per l'industria conserviera e automobilistica, tutti gli altri settori attraversano una fase di declino. Il polo siderurgico di Bagnoli, rivelatosi altamente antieconomico, è attualmente in fase di riconversione. Anche in termini di occupazione, l'apporto dato dalle grandi imprese nazionali e multinazionali che negli ultimi decenni hanno aperto stabilimenti in Campania (Alfasud, Aerfer, Olivetti, 3M, Ceramiche Pozzi, Indesit, Ideal Standard) è stato inferiore alle previsioni. Notevole è il numero delle piccole e medie aziende che operano nel settore chimico-farmaceutico e in quello tessile. Fra le attività terziarie, uno dei contributi più rilevanti all'economia della regione è quello dato dal movimento portuale. Napoli è al primo posto in Italia per numero di passeggeri imbarcati e sbarcati (circa 2 milioni l'anno, in maggioranza per navigazione di cabotaggio), mentre ha perso molte posizioni nel traffico di merci a favore di porti più piccoli, ma meglio attrezzati, della costa tirrenica. Tradizionalmente sviluppata l'attività turistica, sia nel capoluogo e in altri centri ricchi di attrattive archeologiche e artistiche (Pompei, Ercolano, Paestum, Caserta, Santa Maria Capua Vetere), sia nelle numerose stazioni balneari della costa e nelle celebri isole di Capri e Ischia.

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